Un mondo in sospensione: il tempo che corre e si ferma
- bynena

- 22 set
- Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Non solo nelle persone, ma anche nelle città, nei ritmi quotidiani, nel modo in cui guardiamo al futuro e ricordiamo il passato. È come se il tempo avesse preso una piega nuova: da un lato corre veloce, scivola via in fretta senza darci il tempo di afferrarlo; dall’altro sembra fermarsi, lasciandoci sospesi in una sorta di immobilità silenziosa.
Le persone, un po’ ovunque nel mondo, sembrano più distaccate. Non è soltanto la distanza fisica, ma anche quella interiore: ognuno chiuso nella propria dimensione, connesso e allo stesso tempo lontano. Gli incontri si sono fatti più rari, gli sguardi più veloci, i rapporti più fragili.
Anche le città portano i segni di questo cambiamento. Strade un tempo rumorose ora sembrano meno vive, palazzi nuovi crescono accanto a quelli antichi, ma con un’aria quasi sospesa, come se appartenessero a un’altra epoca. È un cambio temporale che si percepisce nei dettagli: i ritmi del lavoro, la tecnologia che avanza, gli spazi urbani che si trasformano.
Siamo dentro a una soglia strana, dove il passato non è del tutto passato e il futuro sembra già presente. In questo scenario, il tempo non è più una linea dritta: è un cerchio che ci avvolge, un paradosso che ci accompagna ogni giorno.
Eppure, proprio in questo smarrimento, esiste una via. Dobbiamo tornare a connetterci con la natura, che rimane l’unico punto fermo, il respiro costante che ci ricorda chi siamo. Tornare ad ascoltare il vento, a camminare tra gli alberi, a riconoscere che siamo parte di qualcosa di più grande.
E soprattutto, non dimenticare che l’amore è la risposta. Amore per noi stessi, per gli altri, per la vita che ci circonda. Solo attraverso l’amore possiamo riscoprire la bellezza dell’esistenza e ridare senso al tempo che scorre.





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