La Città di Luce
- bynena

- 10 mag
- Tempo di lettura: 2 min
C’era una volta, nascosta tra le colline dorate e le acque cristalline, una città chiamata Lumaria. Non appariva sulle mappe e non si poteva raggiungere con mezzi comuni: si arrivava lì solo quando il cuore era pronto. Era un luogo abitato da anime che conoscevano il vero significato dell’amore incondizionato.
Gli abitanti di Lumaria non giudicavano, non chiedevano nulla in cambio, e vedevano in ogni essere vivente una scintilla della stessa fiamma. Quando qualcuno cadeva, non c’era disapprovazione, ma solo mani tese e occhi pieni di comprensione.
Ogni mattina, la città si svegliava con un rituale: tutti, in silenzio, si incontravano nella piazza centrale e condividevano un momento di gratitudine. Bastava anche solo pensare intensamente a qualcosa di bello — un abbraccio ricevuto, un sogno realizzato, una ferita guarita — e quella vibrazione si spargeva nell’aria come una melodia invisibile.
Un giorno, arrivò a Lumaria una ragazza stanca, con il cuore pieno di cicatrici. Non parlava, non alzava lo sguardo. Ma nessuno le fece domande. Le offrirono solo sorrisi, fiori raccolti con amore e silenzi pieni di presenza.
Col passare dei giorni, la ragazza iniziò a sentire qualcosa che non aveva mai provato: pace senza motivo, gioia senza causa, amore senza condizioni. E fu allora che accadde il miracolo. Quando finalmente sorrise, la città si illuminò di una nuova luce, e un'energia così pura si diffuse in ogni angolo del mondo, toccando anche i cuori più lontani.
Perché l’amore incondizionato non ha confini. È un’onda silenziosa che solleva tutto ciò che incontra.
E da quel giorno, ovunque qualcuno amasse senza aspettarsi nulla, nasceva un piccolo riflesso di Lumaria.

Il tempo passava, e la ragazza, ormai trasformata, iniziò a comprendere la vera essenza di ciò che aveva vissuto a Lumaria. Ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo non erano mai casuali: erano manifestazioni di una verità universale che, purtroppo, spesso si perdeva nel frastuono della vita quotidiana.
Un giorno, mentre camminava nella piazza, osservò la gente che si scambiava sorrisi sinceri, abbracciandosi senza giudizio, ascoltandosi senza fretta. E capì.
La pace non era qualcosa da raggiungere, ma qualcosa da essere. Non c'era una meta da raggiungere, perché la via stessa era quella dell'amore incondizionato: quell'amore che non si preoccupa del passato o del futuro, ma vive nel presente, nei piccoli gesti quotidiani. Il segreto di Lumaria non stava nel suo isolamento o nel suo silenzio, ma nel fatto che ogni abitante si impegnava, ogni giorno, a essere un riflesso di quell’amore che non chiede, non pretende, ma dà.
La pace e l’amore non sono ideali astratti, ma pratiche quotidiane, una scelta consapevole che possiamo fare ogni giorno, senza aspettative, ma con la certezza che ogni atto d'amore, per quanto piccolo, ha il potere di cambiare il mondo.





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