Oltre lo Specchio: La Tana del Coniglio Esiste, Ma Nessuno Vuole Guardare.

Viviamo in un'epoca in cui l'immagine ha preso il sopravvento sulla sostanza. I sorrisi postati sui social valgono più di un’emozione autentica. Il successo è misurato in like, e la verità è spesso sepolta sotto montagne di apparenze ben curate. Ma cosa accadrebbe se ci fermassimo, anche solo per un attimo, e guardassimo dentro quella tana del coniglio di cui nessuno parla più?

Quella tana non è un mito. È il simbolo della profondità, della ricerca interiore, della verità che spaventa perché è scomoda. Non è facile ammettere che il mondo che abitiamo sia spesso un palcoscenico, che ciò che vediamo è solo la superficie di qualcosa di molto più grande, e che la nostra permanenza su questa Terra sia un continuo banco di prova.

Siamo messi alla prova ogni giorno: nelle relazioni, nella giustizia sociale, nella scelta tra il bene e il male, nella capacità di vedere l’altro come un essere umano e non come uno strumento o un ostacolo. Eppure la maggioranza delle persone preferisce voltarsi dall’altra parte. Perché? Perché guardare in profondità è doloroso. Significa mettere in discussione certezze, affrontare ferite, scardinare convinzioni.

Chi osa scendere nella tana viene etichettato come strano, complottista, malinconico, fuori dal mondo. Ma forse è proprio “fuori da questo mondo” che si trovano le risposte che cerchiamo. Questa realtà materiale è piena di illusioni: il potere, il denaro, la bellezza, il successo. Ma tutto ciò è passeggero. E se queste prove servissero a qualcosa di più? Se la vita fosse un grande esame per svegliarci a una realtà più autentica?

Non si tratta di religione, si tratta di consapevolezza.

È tempo di smettere di rincorrere immagini perfette e iniziare a porci domande imperfette. È tempo di guardare oltre lo specchio, oltre il teatro. Perché la tana del coniglio è reale. E chi ha il coraggio di entrarci, spesso non torna indietro. Ma quello che trova… è finalmente vero.